Cari amici, è incredibile come, nella propria vita, possano capitare cose che ti incidano la pelle,le ossa,gli organi interni in modo irreversibile. Il tempo passa,la vita scorre, eppure vi sono eventi che sembrano successi pochi istanti prima. Come quella volta che, davanti allo specchio, vidi uno strano rigonfiamento sul torace.Mio suocero, medico chirurgo, appena lo vide ,decise di operarmi. Iniziarono anni di calvario, anni nei quali non riuscivo a guardare le mie figlie con felicità. Avevo paura di non star loro troppo vicino, di non vederle crescere.Non volevo che nessuno,in famiglia,capisse che gli esami,prima, e la chemio, dopo,erano necessari,certo,ma devastanti. Poi venne la radio, altro tormento. Quando tutto sembrò finito, venne una serie di problemi collaterali che mi fecero rischiare la vita più volte.Qual’è la morale di questo racconto così intimo? È che oggi è stata la giornata di raccolta fondi per l’AIRC, ed io ho pensato di portare il mio contributo oltre che l’offerta in denaro, anche col mio racconto la cui morale è: in totale ho passato quasi tre anni nei quali ho dovuto stringere i denti,lottare con rabbia,ma, soprattutto , affidarmi a dei medici,mio suocero in primis, che, a forza di cocktail farmaceutici in vena, hanno cacciato dal mio corpo quell’ospite indesiderato che si chiama cancro. È un incubo sempre presente che non riesco a soffocare:basta una parola, un alito di vento, un attimo di sgomento ed ecco che la memoria e la paura del mostro ritornano. La mia ancora di salvezza, inutile a dirlo, sono mia moglie, le mie ragazze,il mio piccolo cane, quegli affetti, insomma, che mi aiutano a capire che, sì, lottare,giorno dopo giorno,ha avuto senso.
5 novembre 2017 at 9:19
Roberto grazie di esistere ,la tua “normale paura ” da forza a molti .Incontrarti è stato un dono
"Mi piace""Mi piace"
6 novembre 2017 at 12:18
Mi commuovi. Mi ci vuole, in questo periodo, un’iniezione di stima
"Mi piace""Mi piace"
5 novembre 2017 at 9:38
Caro Roberto, ho letto con affettuosa attenzione quanto scrivi. Sono socia AIRC da molto tempo insieme con mio marito. Anche noi siamo passati per questa esperienza, difficile ma, che, in qualche modo forse misterioso, ti fa crescere. Inoltre: una persona a me carissima, che ora non è più fisicamente tra noi, ma nel cuore è sempre qui ogni giorno, affermava che il cancro gli aveva fatto scoprire i veri valori dell’esistenza. Ha vissuto alla grande altri 13 anni; il periodo più drammatico, ma forse più intenso, della sua, come l’hanno definita i figli, “vita fortunata”. Un cordiale Shalom. Mara M.B.
"Mi piace""Mi piace"
6 novembre 2017 at 10:51
Carissima, il cancro ti cambia il modo di vivere la vita, è vero! Cambiano le priorità; ogni cosa viene vista sotto un’altra prospettiva: il mare è l’infinito,il sole la vita, il denaro un male necessario (purtroppo). Coi tuoi compagni di chemio diventi fratello e, quando qualcuno si arrende, soffri le pene dell’inferno, come fosse una parte di te. Io mi sono trasformato, ma forse in modo negativo, perché la mia anima vorrebbe vivere una realtà che non esiste. Per questo, amica mia, la depressione vegeta perennemente alle mie spalle
"Mi piace""Mi piace"
5 novembre 2017 at 10:55
So…non in prima persona, ma attraverso i miei cari. Confida nella tua forza d’animo e, quando viene meno, nei tuoi veri affetti, quelli più importanti, che sono vicino a te. ❤
"Mi piace""Mi piace"